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Chiedi la rivalutazione delle tue pensioni!

 

Le pensioni INPS ed ENASARCO d'importo netto superiori a 1.088 Euro, per effetto della Legge Fornero del 2011, sono state bloccate e non sono state rivalutate negli anni 2012 e 2013 e successivi. Successivamente la Corte Costituzionale, con sentenza n° 70 del 2015, ha dichiarato illegittima la mancata rivalutazione.

L'INPS e gli altri enti previdenziali avrebbero dovuto, di conseguenza, aumentare la pensione mensile degli interessati e pagare a tutti gli arretrati del 2012, maggiorati degli interessi legali.

Il Governo, invece, ha aggirato la sentenza riconoscendo parziali rimborsi solo a chi superava globalmente (pensione di vecchiaia + pensione integrativa) tre volte la pensione minima netta (1.088 euro nel 2012 e 1.117 nel 2013). Proprio nessun rimborso è stato invece riconosciuto a chi superava di 6 volte la pensione minima.

Il secondo scippo è arrivato agli agenti dell'Enasarco che, da parte sua, ha applicato impropriamente il D.L. Fornero e anche la successiva decisione del Governo. Esistono fondati motivi per ritenere del tutto inapplicabile il Decreto Legge alle pensioni integrative, perché è stato emanato per la sola tutela del bilancio pubblico e non certo di quello privato come quello enasarco.

L'intera rivalutazione delle pensioni dal 2012 spetta a tutti coloro che godevano di una o più pensioni d'importo complessivo netto superiore a 1.088 Euro.

In previsione di ulteriori sentenze della Corte Costituzionale e nell'eventualità di una Class Action degli agenti, anche se sei pensionato ancora in attività, ti consigliamo di presentare una

Diffida

a entrambi gli enti, invitandoli a pagare la mancata perequazione e gli interessi legali.

Non indugiare e presenta le diffide prima che il tuo diritto vada in prescrizione.

Per scaricare i testi approntati da spedire a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC rivolgiti alla Segreteria Usarci a cui appartieni.

Fonte: Usarci Venezia         

 

Contributo asili nido per i figli degli Agenti

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L'Enasarco offre una prestazione integrativa finalizzata a supportare le famiglie con un figlio all'asilo nido. 

Per il 2015 la Fondazione bandisce un concorso annuale per la concessione di 500 assegni di 1.000 Euro ciascuno per nucleo familiare, riservato alle famiglie di agenti con figli in età da zero a tre anni che frequentano le scuole dell'infanzia, sia pubbliche che private (parificate o legalmente riconosciute).

Il contributo per asilo nido spetta agli agenti o rappresentanti di commercio che abbiano i seguenti requisiti:

- essere un agente in attività, alla data dell'iscrizione alla scuola dell'infanzia, con un conto previdenziale, incrementato esclusivamente da contributi obbligatori, che al 31 dicembre dell'anno precedente alla data della richiesta, presenti un saldo attivo non inferiore a 2.973 Euro e un'anzianità contributiva di almeno cinque anni, di cui gli ultimi tre consecutivi (12 trimestri);

 - oppure essere titolare di una pensione diretta Enasarco;

 - essere titolare di un reddito familiare complessivo annuo lordo ai fini IRPEF (risultante dal modello ISEE) non superiore a 38.644 Euro.

Nel caso in cui entrambi i genitori siano iscritti alla Fondazione, verrà erogata una sola prestazione.

Come presentare la domanda: 

La domanda per richiedere il contributo dovrà essere presentata allegando i seguenti documenti:

- copia del documento di identità in corso di validità del richiedente;                                                                 - attestato di frequenza del bambino (o dei bambini) rilasciato dalla Scuola dell'infanzia pubblica o privata (parificata o legalmente riconosciuta);                                                                                                                 - documento giustificativo, in originale, della spesa sostenuta rilasciato su carta intestata dalla struttura che ha erogato il servizio;                                                                                                                                         - modello ISEE completo di ogni sua pagina dal quale risulti il reddito familiare complessivo annuo lordo ai fini IRPEF, percepito nell'anno 2013. Nel caso di mancata produzione del modello ISEE la domanda di prestazione assistenziale sarà respinta.

I moduli sono disponibili presso gli uffici della Fondazione.

La domanda dovrà essere inviata al termine dell'anno scolastico 2014/2015 e si potrà scegliere tra un invio effettuato mediante: posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo:                                                                   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure  con raccomandata A/R spedita alla Fondazione                                   ENASARCO - Servizio Prestazioni/Ufficio Prestazioni Integrative e FIRR - Via Antoniotto Usodimare n. 31, 00154 Roma                                                                                                                                                       Le richieste dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2015. Le domande pervenute dopo tale data o prive della documentazione richiesta non saranno valutate.

Assegnazione: Sulla base delle domande pervenute sarà stilata una graduatoria da utilizzare per la concessione del contributo. Tale graduatoria verrà pubblicata sul sito www.enasarco.it                                  Per ulteriori dettagli riguardanti le assegnazioni si consiglia di consultare il testo integrale del                         Programma per le prestazioni integrative 2015.

 

Fonte dal sito Enasarco.it

Enasarco, gli estratti conto diventano digitali

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Novità in vista per gli estratti conto. Dal 30 ottobre gli agenti e le ditte mandanti possono scaricare il documento direttamente online, dall'area riservata in Enasarco.
L'estratto conto è un attestato annuale della movimentazione contabile che permette ai soggetti interessati di verificare la propria regolarità contributiva. Fino allo scorso anno la spedizione avveniva in forma cartacea. Dal 2014 non saranno più spedite copie per posta, ma in qualsiasi momento sarà possibile consultarle sul sito Enasarco.

Guida all'estratto conto online

Cosa dice il Regolamento istituzionale a proposito dell'estratto conto
L'articolo 4, comma 4 dice che: «Nel quadrimestre successivo all'approvazione del bilancio consuntivo, la Fondazione mette a disposizione di ciascun agente un riepilogo della sua posizione previdenziale aggiornata con i contributi pervenuti entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Entro la stessa data la Fondazione mette altresi' a disposizione di ciascun preponente un riepilogo dei contributi versati. L'eventuale contestazione di tali riepiloghi deve pervenire, a pena di decadenza, entro sei mesi; decorso tale termine i riepiloghi dei contributi accreditati s'intendono approvati».

Che cos'è l'estratto conto, in sintesi?
È un riepilogo annuale che certifica:
• la posizione previdenziale degli agenti;
• la contribuzione versata dalle ditte mandanti.

A quale periodo si riferisce e cosa contiene?
L'estratto conto è aggiornato al 31 dicembre dell'anno precedente e riporta:
• il saldo dell'estratto conto precedente,
• i versamenti che sono stati contabilizzati nel corso dell'anno a cui si riferisce l'estratto conto, compresi quelli pervenuti in precedenza e accreditati o regolarizzati in ritardo,
• le liquidazioni del fondo Firr,
• per le ditte mandanti sono indicati anche gli addebiti accertati dalla Fondazione per pagamenti ritardati od omessi e i versamenti effettuati in forma rateale,
• una legenda con tutti i dettagli delle voci.

Cosa fare in caso di mancata registrazione di un contributo
Si ricorda che la mancata registrazione, totale o parziale, di un contributo potrebbe essere causata da un problema legato all'abbinamento per difformità tra versamenti e distinte di ripartizione, da pagamenti effettuati in ritardo oppure omessi. Inoltre gli importi versati dopo il 31 dicembre, come l'accantonamento Firr, vengono registrati nell'estratto conto dell'anno successivo.

Posso contestare un estratto conto?
Sì. L'eventuale contestazione deve essere comunicata entro sei mesi dalla pubblicazione dell'estratto conto nell'area riservata. Trascorso questo periodo, i riepiloghi dei contributi accreditati si intendono approvati, come previsto dal regolamento in vigore.
Per segnalare eventuali inesattezze o incongruenze è possibile:
• chiamare il Contact Center al numero 199.30.30.33 (dal lun. al ven. dalle 8.30 alle 19)
• scrivere una mail all'indirizzo help.agenti@enasarco.it
• recarsi nell'Ufficio Enasarco più vicino (gli indirizzi si trovano nel sito www.enasarco.it)

Quando è disponibile?
L'estratto conto è solitamente disponibile alla fine di ottobre di ogni anno. La sua pubblicazione segue di circa 4 mesi l'approvazione del bilancio consuntivo che la Fondazione Enasarco approva entro il mese di giugno.

È disponibile solo online?
Sì, non sono più spedite copie cartacee per posta. Le copie dell'estratto conto di ogni anno successivo al 2014 sono nell'archivio documenti nella sezione Richieste dell'area riservata inEnasarco. Da lì è possibile sia scaricare che stampare una copia.

Gli uffici Usarci sono a disposizione per aiutare gli iscritti a verificare sul sito Enasarco le loro posizioni contributive ed effettuare la liquidazione online del Firr  

 

Elezioni Enasarco: controlla se ci sei!

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Dal 1° aprile al 14 aprile 2016 gli agenti di commercio, per la prima volta nella storia della Categoria, potranno scegliere, con il loro voto, i loro rappresentanti presso l'Enasarco.

La Fondazione Enasarco ha pubblicato gli elenchi provvisori degli aventi diritto al voto. 

Verifica che il tuo nominativo sia presente nell'elenco degli aventi diritto al voto e controlla di avere tutti i requisiti necessari: un indirizzo PEC attivo, inserito nel Registro Imprese della CCIAA, al quale ricevere il certificato elettorale.

Possono votare:

gli agenti individuali o soci illimitatamente responsabili di società di persone (con un mandato di agenzia aperto al 08.09.2015 e contributi versati in misura pari al minimale per uno degli anni 2011, 2012, 2013); 

il legale rappresentante, nel caso di agenti di società di capitali (con un mandato di agenzia aperto al 08.09.2015 e contributi versati per almeno uno degli anni 2011, 2012, 2013).

Gli agenti non inseriti nell'elenco provvisorio degli elettori, nel caso in cui ritengano di avere i requisiti necessari, potranno presentare un reclamo per essere ammessi entro il 7 ottobre 2015. Scaduto questo termine, verrà pubblicato l'elenco definitivo e gli agenti esclusi non potranno fare il ricorso.

 

Fonte: Enasarco

 

Verifica periodica dei contributi Enasarco

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Come molti di voi sapranno, le case mandanti hanno l'obbligo, ogni qualvolta viene instaurato un rapporto di agenzia, di iscrivere l'agente di commercio alla Fondazione Enasarco e di pagare i contributi previdenziali previsti. L'iscrizione deve esser fatta, da parte della casa mandante, entro 30 giorni dall'inizio del rapporto. I contributi previdenziali, invece, devono essere versati entro il giorno 20 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento (es: i contributi relativi alle provvigioni di competenza del 1° trimestre di ogni anno, vanno versati entro il giorno 20 maggio).

Ricordiamo che eventuali sanzioni per omessi o ritardati pagamenti sono totalmente a carico della casa mandante, unica responsabile dell'iscrizione dell'agente alla Fondazione.

E' molto importante che, almeno una volta all'anno, l'agente di commercio faccia una verifica dei contributi versati perché, oltre ad essere importanti per il conseguimento della pensione, esistono dei termini di prescrizione per poter recuperare quanto non versato dalle case mandanti. Il termine in questione è di cinque anni e, dopo questo termine, non è più possibile intervenire.

Esistono due modi per fare queste verifiche:

- Utilizzare il prospetto cartaceo che, ogni anno, la Fondazione invia agli agenti di commercio con tutte le movimentazioni di competenza dell'anno precedente;

- Accedere con le proprie password nella sezione InEnasarco del sito della Fondazione (www.enasarco.it).

 

Se le mandanti non versano i contributi ENASARCO

 
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Molti agenti nel controllare i versamenti dei contributi Enasarco spesso trovano delle sorprese: qualche mandante può averli omessi in tutto od in parte. Ecco cosa dice la legge, ai sensi dell'art.7 della L.12/73, "Il preponente è responsabile del pagamento dei contributi anche per la parte a carico dell'agentee ciò in conformità a quanto stabilito dall'art.8 del Regolamento Enasarco attualmente in vigore per il quale "l'obbligo di pagamento dei contributi ... è a totale carico del preponente, il quale è esclusivo responsabile del pagamento anche per la parte a carico dell'agente".

Ciò significa che l'Ente di Previdenza Enasarco ha titolo per richiedere il pagamento integrale dei contributi al solo preponente, al quale è però riconosciuto "il diritto a trattenere la parte dei contributi a carico dell'agente e del rappresentante di commercio".

 

Enasarco, approvato il nuovo statuto

Enasarco
Il nuovo Consiglio di Amministrazine sarà eletto dagli agenti di commercio.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco ha approvato nella riunione del 9 ottobre il nuovo Statuto della Cassa di previdenza e assistenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio. L'atto è stato inviato ai Ministeri vigilanti per la ratifica.
«Con il voto di oggi della riforma dello Statuto – ha sottolineato il Presidente Brunetto Boco – la Fondazione ha compiuto una svolta fondamentale verso un assetto più rappresentativo, stabile e strutturato, tale da rappresentare in sé un fattore-chiave di garanzia per la sua solidità presente e futura e, dunque, per la valorizzazione del suo ruolo e della sua missione in favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio».
«Il Consiglio di amministrazione, nelle sue diverse componenti – ha aggiunto Boco - ha dimostrato ancora volta di essere pronto a raccogliere le istanze innovative e le sfide positive e propositive che provengono dalle categorie rappresentate, con l'obiettivo costante di assicurare la più efficace e trasparente rispondenza tra gli obblighi istituzionali della Fondazione e gli strumenti gestionali e regolamentari per conseguirli con efficienza e tempestività. Un riconoscimento particolare va dato alle parti sociali che, in questi mesi, si sono impegnate con determinazione e celerità per garantire il raggiungimento del traguardo del nuovo Statuto nei tempi più congrui possibili».

I principi posti a fondamento dello Statuto rinnovato sono ispirati da tre criteri-guida essenziali.

Il primo è quello del passaggio dalla formula della designazione dei componenti del CdA, affidata alle parti sociali, all'elezione diretta degli amministratori da parte degli agenti iscritti in attività attraverso l'assemblea dei delegati. Per la storia di Enasarco questo cambiamento rappresenta una trasformazione radicale e storica, che permetterà agli iscritti di scegliere direttamente i propri rappresentanti in assemblea e, dunque, nel Consiglio di amministrazione.
A tale riguardo, non è pleonastico rilevare come il processo di modifica statutaria abbia avuto come obiettivo principale proprio quello di permettere la più ampia partecipazione della categoria alle attività decisionali della Cassa, attraverso una gestione più rappresentativa e democratica della Fondazione.
 
Il secondo criterio-guida concerne la definizione, rigorosa e puntuale, dei requisiti di professionalità, competenza e onorabilità dei membri dell'Assemblea, del CdA, del Collegio sindacale, come anche dei titolari degli incarichi dirigenziali. E analoga definizione riguarda le funzioni, le competenze e le responsabilità dei componenti degli organi e dei responsabili degli uffici. Le strutture organizzative, in particolare, devono essere condotte da responsabili qualificati, secondo il principio della competenza, merito e valutazione dei risultati conseguiti. Analogamente i componenti degli organi devono possedere un'adeguata professionalità che li possa supportare nei processi decisionali e di controllo loro affidati.
In questo stesso ambito si pongono ulteriori principi di cardinale rilevanza i quali sono alla base dell'intero impianto ipotizzato.
Corrette prassi di governance e una gestione ottimale si fondano, infatti, sull'adozione e rispetto di specifici e puntuali principi, quali la separazione tra funzioni politiche e attività tecniche; l'assunzione informata delle decisioni; la tracciabilità dei processi decisionali.
Tra questi, il principio della separazione tra funzioni politiche e attività tecniche si traduce nella chiara distinzione tra la funzione deliberativa, d'indirizzo e supervisione strategica spettante agli organi e la funzione d'istruzione, proposta ed esecuzione gestionale facente capo agli uffici.
L'attuazione di questo principio passa attraverso: un'articolazione dei processi in capo a più soggetti responsabili (pesi e contrappesi); la predisposizione di strumenti e procedure di controllo adeguate nonché una chiara delimitazione delle competenze, già condotta attraverso l'adozione delle disposizioni regolamentari interne – si veda in tal senso l'adozione del Regolamento per l'impiego e la gestione delle risorse finanziarie – e che trova il proprio compimento nella riforma dello Statuto.
Tale attuazione si collega saldamente, peraltro, alla tracciabilità delle responsabilità attraverso la ricostruzione a posteriori di ogni fase del processo decisionale, con particolare riferimento sia alla responsabilità tecnica di ciascuna proposta sia la responsabilità politica di ciascuna decisione.
A completare il quadro, particolare attenzione è stata posta anche alla gestione e risoluzione dei conflitti di interesse, posto che la ricostruzione dei processi decisionali è strettamente anche funzionale all'individuazione, gestione e controllo dei conflitti stessi.
Una gestione trasparente e imparziale presuppone, ancora, che le attività della Fondazione siano svolte nell'osservanza delle norme di riferimento, in un quadro di onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto dei legittimi interessi di tutti gli stakeholder con cui la Fondazione abitualmente entra in relazione siano essi iscritti, dipendenti, collaboratori, fornitori o gestori finanziari.
A tal fine la Fondazione ha provveduto anche all'adozione del Codice etico che - in linea con i principi di legittimità, lealtà e trasparenza - è diretto a regolare, tramite norme di condotta, l'attività della Fondazione stessa.
 
Il terzo criterio-guida del nuovo Statuto si rivolge al delicato ambito della gestione degli investimenti e del patrimonio.
I riferimenti statutari in materia ribadiscono e rafforzano gli sforzi compiuti dalla Fondazione nel senso di assicurare la massima trasparenza nella gestione attraverso l'adozione di buone pratiche di condotta. L'enunciazione all'interno dello Statuto dei criteri che sovraintendono la gestione del patrimonio assume cardinale rilievo – pur laddove contenuti in disposizioni regolamentari di dettaglio – in ragione del carattere di normazione primaria attribuito allo Statuto rispetto alle disposizioni interne di carattere regolamentare.
In attesa della revisione del decreto ministeriale 21 novembre 1996, n. 703, il quale contiene le norme sui criteri e i limiti di investimento e sulla gestione dei conflitti di interesse per i fondi pensione (ovvero dell'eventuale adozione di una regolamentazione ad hoc per le Casse previdenziali), la Fondazione ha ritenuto doveroso auto-vincolarsi al rispetto di precise regole ed introdurre best practices per una gestione virtuosa del proprio patrimonio.
Tale sistema di auto-regolamentazione è confluito nell'adozione del Regolamento per l'impiego e la gestione delle risorse finanziarie, il quale si conforma a criteri – che vengono ora enucleati anche in sede statutaria – mutuati dalle raccomandazioni ministeriali oltreché dalla disciplina afferente i fondi pensione. Tali criteri si possono tradurre nel fondamentale richiamo al principio della "persona prudente" - indicato anche nella relazione di accompagnamento allo schema del nuovo decreto 703 – il quale si sostanzia nell'efficienza della gestione, intesa come contenimento dei costi e massimizzazione dei rendimenti, nonché nel controllo di tutti i possibili rischi, identificando nel contempo le relative responsabilità.
Da sottolineare, in questo contesto, tre innovazioni rilevanti. La prima, contenuta in una precisa norma statutaria, secondo la quale per ogni altra forma d'investimento diversa da quelle direttamente elencate e definite nello Statuto stesso vi dovrà essere un «provvedimento motivato e corredato da adeguata analisi tecnica e verifiche sul rischio e comunque nel rispetto della politica di investimento e degli altri strumenti di indirizzo e programmazione generali». Nel precedente Statuto, in relazione agli strumenti di investimento non elencati, vi era un generico riferimento «ad altre forme deliberate dal Cda che assicurino validi rendimenti». La seconda novità da mettere in luce riguarda i criteri di gestione del patrimonio: diversificazione degli investimenti, adozione di procedure comparative e trasparenti, efficiente gestione del portafoglio, prudente valutazione e diversificazione dei rischi con espresse limitazioni per il rischio di controparte, contenimento dei costi di transazione.

Da considerare in maniera peculiare, infine, la norma che definisce il ruolo della banca depositaria. Già oggi le risorse della Fondazione fanno capo a una banca depositaria ma questo non era previsto direttamente nello Statuto. Oggi sì: «Le risorse della Fondazione sono depositate presso un'unica banca depositaria, le cui attività sono incompatibili con quelle di gestore di risorse finanziarie della fondazione stessa». E' fissata una chiara separazione di ambiti e competenze: chi gestisce deve essere un altro istituto rispetto a quello che funge da banca depositaria. Questa nuova figura avrà, per di più, il ruolo di controllo aggiuntivo e invierà alert, in caso di «situazioni difformi», a Cda, Collegio dei sindaci e direttore generale di Enasarco. La gestione delle risorse Enasarco avrà, dunque, anche un altro vigilante.

Fonte: Enasarco.it

ENASARCO, di nuovo voci sul Commissariamento

Enasarco
La richiesta perentoria del Ministero del Lavoro all'Enasarco di approvare il nuovo Regolamento elettorale e le modifiche statutarie richieste, in tempi ristrettissimi, inviandole sollecitamente al Dicastero, nasconde l'intenzione del Governo di commissariare la Fondazione ?

Mutui agevolati per gli agenti

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L'Enasarco ha stretto accordi con alcuni istituti di credito per offrire condizioni vantaggiose.
La Fondazione, infatti, offre la possibilità agli agenti di commercio e ai loro figli di accedere a mutui fondiari agevolati.
L'accordo con alcuni istituti di credito prevede condizioni e tassi particolarmente vantaggiosi per la Categoria.
Ancor più da quest'anno, per venire incontro alle esigenze manifestate dagli iscritti, è stato adeguato il "Programma dei criteri per la concessione dei mutui" che prevede nuove e ulteriori facilitazioni.
• L'importo massimo erogabile è stato elevato a 200 mila euro (fino allo scorso anno il limite era di 130 mila euro), che può arrivare a 250 mila euro nel caso di acquisto di un'unità immobiliare dai Fondi Enasarco 1 e 2.
• La durata massima dell'ammortamento è cresciuta, passando da 15 a 25 anni.
• I figli degli iscritti, potranno accedere al mutuo anche se non fossero più conviventi con il genitore agente.
• Per aumentare la platea dei beneficiari, Enasarco si è impegnata a stanziare una somma fino a 60 milioni di euro quale importo totale dei mutui erogabili nel 2014.
Lo scorso anno il tempo massimo per la lavorazione di ciascuna richiesta è stato, in media, di soli 20 giorni. In questo caso, è bene ricordare che si tratta di una tempistica relativa al rilascio della certificazione che attesta il possesso dei requisiti previsti dal regolamento che disciplina i mutui; la documentazione dovrà poi essere presentata presso l'istituto di credito, cui spetta l'istruttoria per la concessione del mutuo.
Per ulteriori informazioni consulta il PROGRAMMA DEI CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI FONDIARI e la GUIDA AI MUTUI FONDIARI CONVENZIONATI sul sito della Fondazione.

Fonte dal sito Enasarco.it

Enasarco, rischio di confluenza nell’INPS ?

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Le organizzazioni sindacali degli agenti di commercio, in presenza di voci confuse sulla garanzia di autonomia della Fondazione, chiedono chiarezza al Governo.
 

Nuovi criteri per il CdA Enasarco

Brunetto Boco

Il presidente Brunetto Boco, su mandato del Consiglio di Amministrazione, ha incontrato le parti sociali rappresentate nel CdA stesso per illustrare i principi-chiave che saranno alla base del nuovo Statuto della Fondazione Enasarco.

I criteri fondamentali sono due: i consiglieri verranno scelti direttamente dagli agenti iscritti in attività; per gli stessi membri del CdA saranno ancor più rigorosi e puntuali i requisiti di professionalità, competenza e onorabilità.

Si tratta di una svolta storica che permetterà agli iscritti di eleggere i propri rappresentanti in consiglio, cioè scegliere direttamente chi farà parte dell'organo di vertice della Fondazione Enasarco.

Le parti sociali hanno condiviso l'impostazione proposta dal presidente Boco, che ha sottolineato la necessità di arrivare all'approvazione del nuovo Statuto nei tempi più rapidi possibili.

Una volta concluso il processo di discussione e stesura, il documento sarà sottoposto all'approvazione del CdA entro il 10 ottobre prossimo.

Fonte Enasarco.it

 

Enasarco, aliquota contributiva 2015

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Con il regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Enasarco entrato in vigore dal 1 gennaio 2012, l'aliquota contributiva aumenta  di anno in anno fino a raggiungere il 17% nell'anno 2020.

Per il 2015 l'aliquota contributiva è del 14,65% di cui:



Enasarco, più chiarezza con la nuova polizza

assicurazioneDal 1° novembre 2013 l'Enasarco ha cambiato compagnia assicuratrice per la polizza infortuni/malattia stipulata a favore della categoria degli agenti di commercio.
Non più Ina Assitalia ma Uni Salute del Gruppo Unipol-Fondiaria Sai.
Ciò significa che per gli eventi assicurabili antecedenti il 1° novembre vale ancora la precedente polizza assicurativa.
Quali quindi le novità di questa nuova polizza.
Direi in primis la semplicità e la chiarezza.
Per ogni accadimento, sia esso infortunio o sia malattia, vi è un importo predeterminato che varia al variare di specifiche classi di gravità.
La nuova polizza è stata formulata per eliminare o quantomeno limitare le occasioni di contenzioso che invece si erano presentate nella polizza precedente soprattutto con riferimento ai giorni di convalescenza prescritti dal medico.
Il nuovo sistema è più schematico e l'augurio è che possa essere efficiente e di soddisfazione per chi ne sarà ad usufruire.
Ricordo che Enasarco eroga due livelli assicurativi: la polizza 1A e 1B.
La 1A è riservata solo agli agenti le cui ditte mandanti versano regolarmente il Firr, in quanto tale polizza è pagata dagli interessi sul Firr.
A tal proposito controllate la vostra posizione e soprattutto non mancate di fare la registrazione al sito internet di Enasarco.
Per la tutela della 1B è necessario una anzianità contributiva di almeno cinque anni.
La polizza prevede un risarcimento anche per infortuni che comportino una invalidità permanente con percentuali a partire dal 7% come pure per il decesso dell'assicurato e per le donne agenti anche una indennità parto.
Per una serie di grandi interventi chirurgici è previsto il rimborso delle spese sostenute.
Vi è anche la possibilità di estendere le prestazioni a tutto il nucleo familiare dell'agente.
In ogni caso, su tutti è necessario evidenziare che la denuncia del sinistro va effettuata alla Compagnia Assicuratrice non oltre 90 giorni dall'evento su modulo predisposto debitamente firmato e corredato dei documenti richiesti.
Ciò in completa discontinuità con il sistema precedente che invece prevedeva la tempistica di un anno.
Tra i documenti da presentare vi è la cartella clinica che, come ben noto, tante volte tarda ad arrivare.
Consigliabile effettuare comunque la richiesta e poi inoltrare i documenti mancanti.
In ogni caso questo è il messaggio a tutti gli associati: se vi succede un sinistro o una malattia, rivolgetevi alla vostra associazione provinciale per chiedere se quanto accaduto è indennizzabile, chiedete sempre e comunque, vi diranno loro se sì o no.
Ciò detto, colgo l'occasione per evidenziare che Enasarco è anche questo: tutela della salute e copertura assicurativa.
L'estratto della polizza ed i relativi moduli sono reperibili dal sito di Enasarco.

Massimo Azzolini