Non ho mai sopportato i luoghi affollati a differenza dei miei amici. Parlando con una psicologa mi ha spiegato il vero motivo di questa mia insofferenza.
Succede fin da quando ero ragazzina: non ho mai sopportato le feste con tante persone, i locali pieni di gente, i luoghi affollati insomma. E questa mia insofferenza me la sono portata avanti fino ad oggi: preferisco di gran lunga una cena a casa con le solite due amiche piuttosto che uscire e stare in mezzo a decine di persone.

Non ho mai dato particolare importanza a questo mio atteggiamento anche se, a causa di questa mia insofferenza per la folla, mi sono sempre preclusa tante feste, tanti eventi e situazioni che magari potevano essere anche divertenti. Eppure è più forte di me: i luoghi affollati mi danno proprio fastidio e dopo 10 minuti l’istinto mi suggerisce di girare i tacchi e tornarmene a casa.
Le mie amiche hanno sempre trovato un po’ strano questo mio atteggiamento anche perché non sono una persona timida, anzi: sono espansiva, socievole e parlo con tutti senza problemi. Ma dentro di me, quando mi trovo in una stanza o in un locale dove ci sono tante altre persone, non mi sento a mio agio. Per curiosità ho chiesto ad una psicologa il motivo di questo stato d’animo: solo ora ho appreso qual è il vero significato.
Odio per i luoghi affollati? Ecco il vero motivo
Non sopporti i luoghi affollati e preferisci la tranquillità della tua casa anche il sabato sera? Non sei l’unica: siamo in tanti a provare fastidio per la folla. Dopo anni mi sono decisa a parlarne con una psicologa e ora, finalmente, ho scoperto il vero significato di questo mio stato d’animo.

Non amare stare nei luoghi affollati non significa necessariamente essere persone timide o introverse: io, ad esempio, non lo sono affatto eppure dopo 10 minuti in una stanza piena di persone, mi viene istintivo cercare un luogo tranquillo in cui fare un respiro profondo e godere di un po’ di silenzio. Se anni fa tutto questo veniva percepito strano, oggi so che in realtà è una sensazione che siamo in tanti a provare e non c’è proprio nulla di cui vergognarsi.
Secondo diversi studi condotti dagli psicologi, il fastidio verso i luoghi affollati dipende da un diverso modo del cervello di elaborare gli stimoli provenienti dall’esterno. In pratica ci sono persone con un sistema cerebrale più “sensibile” rispetto alla media che, in presenza di molti stimoli esterni e rumori, si sentono facilmente sopraffatte e tutto questo causa una stanchezza fisica e mentale.
Queste persone necessitano di silenzio e solitudine per rigenerarsi. Non lo fanno perché odiano gli altri o perché sono sociopatici o depressi ma, semplicemente, perché il loro cervello avverte tutti gli stimoli in modo molto più intenso. Dunque isolarsi e starsene un po’ da soli, per queste persone, è un modo per prendersi cura di se stesse.





