Altro che idea geniale spengere il riscaldamento la notte. Che cosa devi sapere per far felice l’ambiente ed il tuo portafoglio.
Ogni sera, prima di andare a dormire, milioni di persone compiono lo stesso rituale. Un clic secco, quasi liberatorio. Un gesto che sembra logico, prudente, persino virtuoso.
Eppure, dietro quella scelta apparentemente innocua, si nasconde un dettaglio che pochi conoscono davvero. Con l’aumento vertiginoso delle bollette, l’idea di tagliare i consumi mentre dormiamo sembra una strategia intelligente. Ma cosa succederebbe se fosse proprio quel gesto a far lievitare i costi, invece di ridurli?
La convinzione più diffusa (che non sempre funziona) è spegnere tutto di notte dà una sensazione di controllo. La casa è silenziosa, immobile, e l’energia sembra finalmente sotto controllo. In fondo, se nessuno è sveglio, perché continuare a riscaldare?
Ed è vero: abbassare la temperatura anche solo di 1°C può ridurre i consumi fino al 7%. Un dato confermato da diversi studi. Ma attenzione: abbassare non significa spegnere. Ed è qui che le cose iniziano a complicarsi.
Il momento in cui la teoria si ribalta. Arriviamo al punto che cambia tutto. Non tutti i riscaldamenti reagiscono allo stesso modo
Se in casa hai una caldaia a gas o a gasolio, spegnerla completamente durante la notte può rivelarsi controproducente. Al mattino, il sistema dovrà lavorare a pieno regime per recuperare il calore perso, consumando più energia di quanta ne avrebbe usata mantenendo una temperatura costante più bassa.
In pratica:
Diverso il discorso per impianti a bassa inerzia termica, come:
Questi sistemi si scaldano rapidamente e tollerano meglio le variazioni, rendendo lo spegnimento notturno meno rischioso. Una casa ben isolata è come un thermos: mantiene il calore anche quando il riscaldamento lavora meno. In questi casi, ridurre o spegnere per alcune ore può effettivamente aiutare a risparmiare, perché il freddo entra lentamente e il recupero è più semplice.
Ma se l’abitazione è vecchia o mal isolata, la situazione cambia drasticamente. Il calore si disperde in fretta e la temperatura interna crolla durante la notte. Al mattino, il sistema sarà costretto a un vero e proprio “scatto” energetico.
Il risultato?
Cosa fare davvero per spendere meno. Prima di agire, fermati un attimo e valuta questi aspetti chiave:
Puoi abbassare la temperatura invece di spegnerla del tutto? Spesso la soluzione migliore è semplice ma poco intuitiva: ridurre di 2–3 gradi durante la notte, mantenendo il sistema attivo.
Spegnere il riscaldamento di notte non è sempre sinonimo di risparmio. Anzi, in molti casi può trasformarsi in un boomerang energetico. La strategia vincente non è il gesto drastico, ma l’equilibrio: conoscere il proprio impianto, capire la propria casa e fare piccoli aggiustamenti intelligenti.
A volte, il vero risparmio non sta nello spegnere tutto. Ma nel non esagerare.
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