Natale 2025 cambia tono: meno eccessi, più calore. Gingerbread aesthetic, regali con significato e cozy-core: i 3 trend delle feste.
S’è iniziato a sentire nell’aria almeno da due settimane, tra musichette qui e lì, addobbi natalizi e richiami in TV. Adesso che mancano poco meno di 10 giorni possiamo definire quelle che sono le caratteristiche del Natale 2025 ché, ogni anno, emergono nuovi trend e nessuna celebrazione è uguale alle precedenze. Le feste, di fatto, non sono più soltanto una sequenza di addobbi, cene e regali: stanno diventando un linguaggio, un insieme di piccoli segnali che raccontano anno dopo anno chi siamo davvero.

E nel 2025, dopo anni di chiasso, spese compulsivo e consumismo a pie’ sospinto, il Natale sembra rispondere a un bisogno collettivo di calma e i senso (così sembra e se così fosse sarebbe un ottimo segnale per la società in assoluto). Meno eccessi, più atmosfera, alla ricerca di quello che è il vero senso di quella che è – alla fine della fiera – una festa religiosa. Tra le tante tendenze che circolano, ce ne sono tre che più di tutte stanno definendo il clima delle feste: andiamo a vederle assieme.
Gingerbread aesthetic: il ritorno della dolcezza (anche visiva)
È il trend più riconoscibile e probabilmente il più “sensoriale”. Il gingerbread aesthetic prende ispirazione dall’immaginario delle case di pan di zenzero e lo traduce in uno stile caldo, artigianale, rassicurante. Colori come caramello, cannella, beige e bianco panna sostituiscono le palette fredde e iper-luminose degli anni scorsi.
Questo Natale profuma di biscotti, legno e spezie. Le decorazioni sembrano fatte a mano, le forme sono morbide, imperfette, volutamente semplici. E questo gusto lo ritroviamo non solo nelle decorazioni strettamente natalizie ma anche nei maglioni color nocciola, nelle ceramiche grezze e nei singoli dettagli – che evocano lentezza e cura. È un’estetica che non punta a stupire (come spesso è accaduto in passato) ma a far sentire a casa.
Meaningful Christmas: meno oggetti, più significato
Il secondo grande trend è quasi una reazione naturale alla capitalistica saturazione degli ultimi anni. Il Natale 2025 mette in discussione l’idea del regalo come semplice oggetto e la sostituisce con qualcosa di più intenzionale.
Regalare diventa un gesto narrativo: esperienze condivise, doni personalizzati, piccoli simboli che parlano di una relazione. Non conta il prezzo (quantomeno, non per tutti) ma il messaggio. Una lettera o una foto stampata, un pensiero ad hoc per una persona specifica valgono più di qualsiasi acquisto impulsivo.
È un Natale in cui molti hanno deciso di fermarsi un attimo e domandarsi: “Perché sto regalando questa cosa?”. Una domanda semplice, ma che cambia tutto.
Cozy-core: il Natale come rifugio emotivo
Last, but not least: se c’è una parola che sintetizza lo spirito delle feste 2025, è “comfort”. Il cozy-core (cozy, per i meno anglofoni, significa proprio accogliente, confortevole, intimo) non è solo uno stile d’arredo o una tendenza moda: è una risposta emotiva e rappresenta un bisogno diffuso di intimità, di silenzio, di riflessione.
Luci soffuse, candele, angoli lettura, abiti avvolgenti, serate senza programmi ambiziosi. Il Natale diventa un tempo rallentato, fatto di piccoli piaceri ripetuti: una tisana, un film già visto (must del Naatale ogni anni, quest’anno lo è forse ancor di più), una passeggiata sotto le luci del quartiere – prendersi il proprio tempo, è anche questa una reazione ai tempi moderni.



