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Previdenza

Modifiche al regolamento Enasarco

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Dal 1° gennaio 2018 verranno apportate ulteriori modifiche al Regolamento Enasarco non solo per rispondere all'esigenza di garantire la stabilità di lungo periodo senza diminuire l'efficacia della tutela previdenziale per la categoria degli agenti di commercio, ma anche con incentivazione all'inserimento di nuovi giovani agenti.

Come noto la previdenza integrativa Enasarco è alimentata dai soli contributi versati da agenti e preponenti e non beneficia e mai ha beneficiato di oneri a carico dello Stato.

Le novità del Regolamento 2018 sono:

- Con l'art. 5 bis viene introdotto un regime contributivo triennale agevolato per gli iscritti nel periodo 2018-2020 che abbiamo un'età inferiore o uguale a trent'anni al momento dell'iscrizione. Nello specifico l'aliquota contributiva totale, cioè sia quella a carico dell'agente sia quella a carico della preponente, viene ridotta del 6% il primo anno, dell'8% il secondo anno e del 10% il terzo anno e il minimale contributivo è ridotto del 50% per ciascuno degli anni solari di riferimento. Questa iniziativa ha ovviamente lo scopo di favorire l'accesso e la permanenza dei giovani nella categoria degli agenti di commercio.

- Con l'art. 13, co 1 lett c viene determinato un nuovo metodo di rivalutazione del montante contributivo che tiene in considerazione la variazione effettiva tra entrate per contributi e la spesa per pensioni e la raffronta con la variazione del Prodotto Interno Lordo. Al contempo viene eliminato il rendimento minimo dell'1,5 ma garantito comunque con tasso di capitalizzazione che non può essere negativo.

- A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 174/2016 viene abrogato l'art 25, co 3 che prevede riduzioni a carico del coniuge superstite nel caso di elevata differenza di età tra questi e l'agente deceduto.

- Con l'art 29, co 2 viene modificato l'indice per la perequazione automatica delle pensioni a partire dal 2017 che si allinea al metodo già applicato dall'INPS.

- Con gli art 44 co 3 e art 46 co 1 vengono eliminati i riferimenti al Comitato Esecutivo non più presente nell'attuale Statuto.

 

 

La pensione Enasarco anticipata, un'opportunità

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L'attuale Regolamento Enasarco prevede il diritto dell'agente di richiedere l'assegno pensionistico di vecchiaia sulla base di un regime transitorio che per gli uomini cessa nell'anno 2019 mentre per le donne viene a concludersi nell'anno 2024.

Dal 2017 per gli agenti uomini e dal 2024 per le donne, è possibile chiedere l'anticipazione della pensione di vecchiaia, di uno o due anni, per chi ha compiuto almeno 65 anni di età e almeno 20 anni compiuti di anzianità contributiva, quando la somma tra gli anni compiuti di età angrafica e di anzianità contributiva risulti almeno pari a 90. 

In questo caso l'ammontare della pensione anticipata è ridotto, in maniera permanente, nella misura del 5% per ciascuno degli anni di anticipazione. Per fare un esempio, se un agente compie 65 anni nel 2018 e ha maturato almeno 25 anni di contributi (65+25=90) potrà chiedere la pensione anticipata di un anno e quindi una decurtazione del 5%, in quanto necessitano almeno 66 anni di età. Se invece il compimento dei 65 anni fosse nel 2019 la decurtazione è del 10% in quanto, gli anni richiesti sono 67.

La modifica del regolamento Enasarco risale al 2012 ma è solo da quest'anno che vi è questa importante novità che, si ritiene, vada presa in considerazione. Infatti, pur vero che la decurtazione del 5%, per un anno, o 10% per due anni, è permanente, ma è altrettanto vero che semplici calcoli matematici evidenziano la convenienza di usufruire di questa opportunità. Si ricorda che l'incasso dell'assegno pensionistico, Enasarco ma anche Inps, di vecchiaia o anticipata, non comporta necessariamente la cessazione dell'attività e non è neppure obbligatorio comunicarlo alle aziende rappresentate. Eventualmente lo si farà al momento della volontaria cessazione del rapporto, per il diritto all'indennità di clientela. 

Giancarlo Bonamenti

 

 

Enasarco, la prosecuzione volontaria

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Gli art. 9 e 10 del Regolamento Enasarco indicano le modalità per poter essere ammessi alla prosecuzione volontaria.

Si ricorda che per gli agenti che hanno iniziato l'attività prima del 1 gennaio 2012 è indispensabile maturare una anzianità contributiva non inferiore a 20 anni. Diversamente tutti i contributi vanno perduti. Infatti l'Enasarco nulla ha a che fare con l'Inps e pertanto non si possono sommare le relative contribuzioni. Va comunque evidenziato che, diversamente, per gli agenti che hanno iniziato l'attività successivamente al 31 dicembre 2011 se saranno a maturare almeno cinque anni di contribuzione, al compimento dei 67 anni otterranno una "rendita contributiva" proporzionata agli effettivi versamenti e anzianità contributiva.

Per chi ha iniziato prima del 2012 è frequente il caso di agenti che cessano l'attività ma non hanno raggiunto il minimo dei venti anni e quindi, se non pensano di riprendere l'attività, è opportuno che siano ad effettuare la richiesta di prosecuzione volontaria. Attenzione però al fatto che tale richiesta va effettuata, pena decadenza, entro il termine di due anni decorrenti dal 1° gennaio successivo alla cessazione dell'attività. Purtroppo abbiamo verificato che numerosi sono gli agenti che non tengono in considerazione questo limitato arco temporale e si rivolgono ai nostri uffici per l'assistenza ma fuori tempo massimo e in quel caso o riprendono l'attività o, come già detto, i contributi sono persi. E' comunque necessario aver maturato almeno cinque anni di contribuzione.

L'entità del contributo volontario annuo è calcolato sulla media delle provvigioni liquidate negli ultimi tre anni di contribuzione.

E' consigliabile la prosecuzione volontaria anche se si ipotizza una futura ripresa dell'attività, ciò per non perdere anni di contribuzione, anche se è bene sottolineare che in questo caso diventa a carico dell'agente quel 50% di quota parte dei contributi che, diversamente, sarebbe stata a carico della mandante, in caso di regolare svolgimento dell'attività.

Il diritto alla prosecuzione volontaria cessa comunque al raggiungimento dei requisiti validi per la pensione di vecchiaia.

Massimo Azzolini

 

Contributi Enasarco per nascita, adozione e maternità

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Le domande devono essere presentate entro un anno dall'evento.

L'assegno per nascita o adozione spetta a tutti gli agenti. 

L'importo è di 750 euro per il primo figlio, 650 euro per il secondo figlio e 500 euro per il terzo.

La richiesta va inoltrata esclusivamente online, attraverso l'area riservata inEnasarco o tramite un istituto di patronato.

da "Fondazione Enasarco"

 

Enasarco, autonomia da salvare

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Uscita dalla gestione diretta del patrimonio immobiliare, investimenti nell'economia reale, salvaguardia della "cassa" della Fondazione dalle più o meno celate pretese dell'Inps, massimo utilizzo delle potenzialità operative di un Cda e di un vertice per la prima volta non "designati" da associazioni e ministero del Lavoro ma espressione del voto di agenti e case mandanti. Una "svolta" statutaria e di partecipazione democratica figlia di una precisa volontà delle associazioni di categoria, che ora si confronta sul futuro della Fondazione con una visione di lungo termine e parte da una base solida rappresentata da: revisione statutaria, maggiore trasparenza, bilancio in attivo, sistema pensionistico stabilizzato, dismissioni degli immobili.

Sono ambiziosi gli obiettivi di Gianroberto Costa, neo presidente di Fondazione Enasarco, che resterà alla guida dell'ente che raggruppa circa 250mila agenti in attività per quattro anni. Un ente che si trova in mano un tesoretto di 7,2 miliardi, frutto dei contributi versati, che rappresentano i fondi per pagare, tra l'altro, le pensioni integrative degli agenti di commercio. 

Enasarco assicura oltre 125mila pensioni (per 942 milioni nel 2015) e 70mila liquidazioni del Firr, nonché l'assistenza agli iscritti e ai pensionati. "Siamo un unicum in Europa - spiega il presidente di Fondazione Enasarco - da preservare contro ipotesi di accorpamento all'Inps, che alcuni hanno ventilato e non garantirebbero certo la stessa efficacia ed efficienza offerta fino ad oggi: e, anzi, una simile integrazione avrebbe probabilmente solo lo scopo di colmare parte del disavanzo dell' Inps grazie al patrimonio costruito negli anni dalla Fondazione":

E proprio sul fronte della gestione del patrimonio si completa il percorso evolutivo di Enasarco. Infatti, se l'ente è stato determinante in città come Roma e Milano nella fase della ricostruzione e del boom economico svolgendo un ruolo fondamentale per la crescita del patrimonio edilizio, ora quel periodo è chiuso e, entro il 2017, cesserà la gestione diretta del patrimonio edilizio (prima della cura dimagrante del progetto Mercurio, avviato nel 2011, le unità immobiliari in proprietà erano 17mila, per l'83% a Roma, e ad oggi ne sono state vendute oltre 12.500) che verrà integralmente conferito a fondi di gestione e, di fatto, trasformato in asset più facilmente negoziabili.

La dismissione immobiliare lascerà il passo a nuove forme di investimento mirate a far crescere e a rilanciare il Paese puntando sull'economia reale. "Non case, ma infrastrutture, equity e Pmi - spiega Costa - sempre che si abbattano gli ostacoli normativi che tutt'ora esistono". Si tratta, peraltro, di una sfida per la quale serve una visione totalmente nuova e che potrebbe interessare tutti i fondi pensione. Le risorse disponibili delle Casse, sommate a quelle degli altri fondi pensione, ammontano a circa 250 miliardi di euro che potrebbero dare un buon contributo alla crescita e rimediare alla sottocapitalizzazione cronica delle imprese italiane. "Basti pensare - aggiunge il presidente di Fondazione Enasarco - che gli enti previdenziali privati italiani investono solo il 4% delle loro risorse per lo sviluppo economico del Paese, mentre all'estero i modelli sono decisamente diversi. E se Enasarco arriva al 6% poco cambia. Al momento i vincoli per gli investimenti sono stringenti e non è concesso alle Casse investire direttamente nel mondo produttivo. Ma in futuro vorremmo concordare con governo e Parlamento proprio questo cambio di rotta".

Si tratta, quindi, di mettere in campo una nuova visione, che porti ritorni da un lato e nuovi capitali dall'altro: Enasarco può diventare un partner dello Stato per investire nelle grandi reti e nelle infrastrutture strategiche. E, per questa via, può svolgere una funzione-chiave per il Paese e, insieme, garantire al meglio le pensioni. Si tratta di proseguire sulla strada della messa in sicurezza dei conti ma, al tempo stesso, di puntare su innovazioni sostanziali, ponendo al centro l'accesso alla professione dei giovani e le potenzialità di investimento nell'economia reale garantite da un patrimonio di 7 miliardi di euro che servirà anche ad accompagnare il ricambio generazionale attraverso agevolazioni per i nuovi agenti e incentivi alle imprese per il conferimento dei mandati. Di fatto, un patto fra generazioni: più giovani al lavoro per assicurare la pensione a quanti già hanno maturato il diritto a goderla. 

Giorgio Costa

"Il Sole 24 ore"

 

Enasarco, segnalazione recupero contributi

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Sono diverse le motivazioni che possono comportare la necessità di effettuare una segnalazione all'Enasarco per recupero contributi. La più significativa è quando, da una verifica presso la propria posizione previdenziale, l'agente si accorge che la ditta mandante non ha effettuato i regolari versamenti e che dopo le varie richieste di regolarizzazione da parte dello stesso agente la mandante rimane inadempiente. Ciò può accadere anche in pendenza di rapporto seppur meno frequente.

Va evidenziato che l'attività ispettiva copre un arco temporale massimo di cinque anni per cui i mancati versamenti precedenti sono prescritti.

Altro caso che si verifica con frequenza è quando un rapporto inizia come procacciatore d'affari ma che ha tutte le caratteristiche del rapporto di agenzia e che ha visto un notevole incremento di fatturato e clientela per merito di quell'intermediario. Succede che l'azienda, per un qualsiasi motivo, dà disdetta con effetto immediato approfittando del fatto che il procacciatore non gode né di preavviso né di indennità di fine rapporto. A quel punto il procacciatore (agente) si rivolge ad un legale o alla associazione sindacale e tra le varie azioni vi è anche la richiesta di visita ispettiva per la regolarizzazione Enasarco. Da sottolineare che gli ispettori Enasarco, se il rapporto è già cessato, non si occupano del mancato versamento Firr ma solo dei contributi previdenziali.

La richiesta di visita ispettiva può essere fatta in forma telematica come pure cartacea con apposito modulo, indicando le provvigioni maturate in pendenza di rapporto anche se non pagate.

L'ispettore Enasarco durante l'attività ispettiva è un "pubblico ufficiale" con diritto di esigere dalle ditte mandanti tutta la documentazione necessaria alle relative verifiche e in caso di omissione o rifiuto scattano specifiche sanzioni ancorché il fatto costituisca reato.

La richiesta di visita ispettiva può essere effettuata anche in forma anonima con l'ausilio della propria sede Usarci. Una volta ricevuta la richiesta, Enasarco comunica i dati essenziali quali il nome e il riferimento dell'ispettore e, ad ispezione avvenuta, Enasarco ne comunica l'esito direttamente all'agente. In ogni caso la richiesta di visita ispettiva si attiva quando altre strade sono rimaste prive di risultati concreti.

Rimane il fatto che abbiamo anche riscontrato comunicazioni di versamenti non veritieri e pertanto è importante che l'agente, almeno due volte l'anno sia a controllare la propria posizione per verificarne la regolarità. 

 

Massimo Azzolini

 

Solidarietà alle vittime del terremoto

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Il Presidente della Fondazione Enasarco, Gianroberto Costa, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, esprime tutta la solidarietà e la vicinanza umana alle popolazioni delle province dell'Italia centrale colpite dal terribile terremoto.

La Fondazione assicurerà, come ha sempre fatto in altre situazioni emergenziali, il sostegno straordinario agli agenti e rappresentanti di commercio che operano e vivono nelle zone coinvolte.

In particolare, per gli agenti in attività e per i pensiionati Enasarco residenti nei Comuni per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza e che abbiano subito danni materiali o eventi luttuosi, sono previste erogazioni fino a 8.000 euro (non cumulabili) per danni a beni mobili (autovetture, dotazioni tecniche, beni strumentali) o immobili (abitazioni od uffici); fino a 14.000 euro (non cumulabili) nell'ipotesi di decesso dell'agente, del coniuge o di ascendenti o discendenti in linea diretta.

Tutti gli iscritti residenti nei Comuni colpiti che hanno subito danni in conseguenza del sisma, possono consultare la guida che riporta norme e requisiti per le Erogazioni Straordinarie.

Fonte: Enasarco

 

 

 

 

 

 

Enasarco, online il vademecum dei servizi

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E' stato pubblicato nel sito www.enasarco.it il Vademecum della fondazione Enasarco che raccoglie e spiega sinteticamente tutto quello che c'è da sapere sulla Cassa degli agenti e rappresentanti di commercio. Il volume comincia con un breve racconto sulla storia di Enasarco e passa poi in rassegna le prestazioni assistenziali, tecnicamente definite prestazioni integrative di previdenza: come è noto, infatti, Enasarco mette a disposizione dei propri iscritti in attività e in pensione un variegato welfare, cui gli agenti in possesso di alcuni requisiti contributivi di base accedono sostanzialmente a titolo gratuito. In questo modo è possibile beneficiare di una gamma di prestazioni che, rispetto al panorama previdenziale italiano, è tra le più complete e che viene annualmente aggiornata e disciplinata dal "Programma delle prestazioni integrative". Alcune di esse, come i soggiorni termali, sono conosciute e popolari tra gli iscritti; altre invece sono forse meno note ma altrettantoimportanti, in quanto destinate a venire incontro alle necessità che si presentano in particolari e delicate fasi della vita(contributi per maternità, per assistenza personale permanente, per soggiorni in case di riposo, l'assegno funerario) o che riguardano i figli (soggiorni estivi, borse di studio e premi per tesi di laurea).

Una parte importante delle prestazioni è rappresentata anche dalle forme di assistenza verso coloro che si trovano in situazioni di particolare difficoltà. Oltre alle erogazioni straordinarie, concesse per stati di grave bisogno economico, sono infatti previste diverse forme di aiuti destinati alle fasce più deboli. Grazie alle apposite convenzioni stipulate dalla Fondazione, agenti e pensionati possono inoltre usufruire di una polizza sanitaria in caso di malattia o infortunio e di condizioni particolarmente vantaggiose per mutui fondiari per l'acquisto della propria casa. In sintesi, il Vademecum fotografa la situazione attuale delle prestazioni oggi offerte. 

da "Fondazione Enasarco"

 

A proposito di Enasarco...

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Colgo l'occasione del "post elezioni" che hanno particolarmente coinvolto le varie sedi provinciali Usarci nella prima quindicina del mese di aprile per sensibilizzare la base associativa al voto, per soffermarmi su questa realtà istituzionale che caratterizza in forma unica la categoria degli agenti di commercio.

Infatti è bene evidenziare che gli agenti di commercio sono gli unici, credo al mondo, che hanno una doppia contribuzione previdenziale obbligatoria. Detta così parrebbe penalizzante, in realtà ciò non è. E' l'esatto contrario, la categoria degli agenti di commercio, non so se per merito o per la oggettiva evoluzione degli eventi, ha anticipato i tempi realizzando ormai da molti anni il cosidetto "secondo pilastro" cioè quella previdenza integrativa che altre categorie di operatori economici vorrebbero definire ma che ancora non sono riuscite a concretizzare.

L'Enasarco fu costituita negli anni '30 del secolo scorso, non a caso il suo iniziale acronimo era ENFASARCO Ente Nazionale FAScista Agenti Rappresentanti Commercio proprio per offrire una tutela previdenziale a questa realtà di intermediari commerciali le cui fila si ingrossavano sempre di più all'aumentare dello sviluppo delle relazioni industriali ed economiche in genere. Quando poi, nel 1966 divenne obbligatoria per tutto il comparto del commercio e quindi anche per gli agenti, la contribuzione previdenziale Inps si scelse di mantenere obbligatoria anche la contribuzione Enasarco in quanto coscienti che se fosse passata facoltativa molto probabilmente oggi l'Enasarco non esisterebbe più.

Mai va dimenticato che il 50% dei contributi sono versati dalle case mandanti e ciò è un grande ed importante beneficio per la categoria.

Oggi l'Enasarco è una realtà il cui patrimonio globale supera i sette miliardi di euro ed eroga oltre 120.000 pensioni. Ma proprio per la notevole struttura oggi assunta, questa istituzione deve essere gestita al meglio, per salvaguardare gli interessi attuali e futuri della categoria. Vanno considerati svariati fattori quali ad esempio la riduzione negli anni del numero globale di agenti attivi, si pensi in proposito che dall'apice dei 470.000 degli anni '60 e '70 siamo ora a circa 230.000 agenti in attività. Le ragioni sono note, la grande distribuzione, la delocalizzazione delle unità produttive, la iper competitività legata alla globalizzazione con la conseguente ricerca spasmodica dell'accorciamento della "filiera" tra produttore e consumatore e soprattutto la rivoluzione creata da Internet i cui effetti sono in atto e che certamente saranno a stravolgere tutto il mondo del lavoro nel suo complesso.

Enasarco, con il nuovo Consiglio di Amministrazione e con l'inedita Assemblea dei Delegati dovrà necessariamente stare al passo con i tempi e "cavalcare" le repentine innovazioni e trasformazioni della società in generale e della nostra categoria in particolare.

Non rimane quindi che un grande "in bocca al lupo" ai componenti del prossimo CdA per una gestione attenta e qualificata di questa "creatura" che ha già festeggiato 75 anni e che ancora tanto a lungo sarà certamente ad accompagnare la vita professionale della nostra categoria. 

Massimo Azzolini

 

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