Gio12052024

Last updateGio, 31 Gen 2019 12am

box 2019 2

Back Sei qui: Home Formazione

Formazione

I rischi collegati al "contenuto generato dagli utenti"

copyright WL'espressione "contenuto generato dagli utenti", o anche "user generated content", inizia a diffondersi quando compaiono in rete piattaforme web per la produzione e la condivisione di contenuti di massa. E' solo allora che soggetti fuori dal circuito professionale del mercato iniziano a produrre, pubblicare e condividere contenuti rendendo la rete il luogo abilitante la cultura partecipativa.

Leggi tutto...

La carta d'identità elettronica

La Carta di Identità Elettronica (CIE) è un documento di viaggio utilizzabile in tutti i paesi appartenenti all'Unione Europea e in quelli con cui lo Stato italiano ha firmato specifici accordi.

Leggi tutto...

6 passi per vendere online

sviluppo-siti-web-ecommerce
Cosa si deve fare per avviare una attività in ambito e-commerce? Quanto tempo è necessario dedicare? E quali sono i costi da sostenere? Proveremo a dare delle risposte a queste domande (prima parte).
 

Leggi tutto...

Nuove tecnologie e spiritualità

ajaxmail6Lo riscontriamo su noi stessi, e su tutti coloro che ci stanno attorno...le nuove tecnologie e internet sono presenti nelle nostre vite più di ogni altra cosa. Smartphone, tablet, pc, ipod; e di conseguenza applicazioni di ogni tipo come WhatsApp, Snapchat, Pinterest, Facebook e qui ci fermiamo, scandiscono le nostre giornate e le nostre occupazioni.

I nostri figli - oramai iniziando sempre più piccolini - sono la generazione digitale e con questi strumenti convivono in modo indissolubile; anche i nonni sempre più spesso si sono trasformati in nonni 2.0! Alcuni con più facilità, altri con delle resistenze spesso buffe, ma in ogni caso il digitale è il leitmotiv delle nostre vite. Si infervorano i detrattori: "Questi aggeggi sono infernali, azzerano la capacità di pensare delle nostre menti!" oppure "la gente non è più in grado di parlare o di far di conto, perché le nuove tecnologie inaridiscono i cervelli!" e via di seguito.

A chi si occupa di queste tematiche viene quasi naturale interrogarsi sul vero valore del digitale, sulle sue potenzialità, i suoi rischi...e, nel caso, si prova a pensare anche a delle soluzioni.

E' innegabile  - e ne abbiamo discusso più volte anche in questa sede - che gli strumenti digitali siano straordinari. Avere la possibilità di connettersi con il mondo in ogni momento ed in ogni luogo è davvero una possibilità formidabile. Spesso, per chi lavora, poter fare cose prima immaginabili solo da una postazione fissa anche da un tram mentre si reca da un cliente è davvero un grande aiuto. Spesso tali strumenti ci aiutano ad ottimizzare i tempi, e questo si traduce in un miglioramento della qualità della vita. Abbiamo anche la possibilità di coltivare relazioni interpersonali che prima risultavano più difficili, possiamo comunicare quotidianamente anche "visualizzando" qualcuno che ci è caro e che vive all'estero, e così via, e anche questo è miglioramento della qualità della vita. Come sempre, però, c'è anche un pegno da pagare: la dipendenza quasi fisica dalle nuove tecnologie, l'essere distratti mentre magari un figlio ha voglia di parlarci, o più banalmente - ma solo in apparenza - il non essere coscienti e non gustarci il mondo che ci circonda, come un tramonto, o le montagne intraviste in lontananza, o ancora il ritmo delle stagioni che hanno fascino e mistero sempre nuovi.

Forse, però, un antidoto esiste: e si chiama spiritualità. Siamo figli della cultura positivista che ci ha insegnato che solo ciò che attiene alla materia ha valore, solo ciò che ha a che vedere con spazio e tempo e con le tre dimensioni ha validità scientifica. Forse è arrivato il momento di fare un piccolo salto di coscienza, di ricordarci ciò che la storia e l'antropologia ci hanno sempre insegnato, e ciò che le culture diverse da quella occidentale ci hanno sempre detto. In sintesi, accanto ad un mondo materiale esiste un vastissimo mondo spirituale, e l'essere umano dovrebbe semplicemente ricordarsi (perché lo ha sempre fatto, il non occuparsene è faccenda recentissima!) di alimentarlo e nutrirlo.  

Questo non ha nulla a che vedere con la religione, che è altra materia, ha a che vedere con l'uomo, e con la sua interiorità. Se diamo spazio al nostro mondo interiore, saremo in grado di usare gli strumenti delle nuove tecnologie senza permettere che questi ci inaridiscano. Come? Attraverso un bilanciamento dell'uso di internet, delle applicazioni varie ecc, con l'attenzione alla spiritualità che si può tradurre in meditazione, yoga, preghiera - per chi è credente - lettura di libri, ammirazione di opere d'arte, creazione di arte di ogni tipo, ascolto della musica, contatto con la natura. L'obiettivo attiene anche il mondo della scienza e soprattutto delle neuroscienze: tutto ciò che ha a che fare con una dimensione "altra", e soprattutto tutto ciò che fa emettere al nostro cervello onde tetha, ovvero superiori, e non onde alfa o beta come nella vita ordinaria, ecco, tutto questo può nutrire la nostra dimensione spirituale, rimettendoci in contatto con quel mondo interiore che così può fare naturalmente da sponda e da bilanciamento all'uso così insistente delle nuove tecnologie. In questo modo non saranno più un pericolo, ma una risorsa che potrà solo arricchirci, noi e soprattutto le nuove generazioni.

Quest'argomento può apparire un pò diverso da quelli trattati in questa sede in ormai parecchi anni di interventi, in realtà è una naturale conseguenza delle nuove frontiere della tecnologia, della scienza e della dimensione spirituale. Che non sono affatto scollegate, ma sono tenute insieme da un filo rosso che ora può apparire innovativo, moderno e quasi "sperimentale", ma che, ne sono certo, a breve sarà sulla bocca e- e sulla penna - di tutti. Noi abbiamo semplicemente deciso di occuparcene per primi.

Ing. Alberto Bulzatti

 

Podcasting e podcast, formazione e informazione in mobilità

podcasting 400-266Mai sentito parlare di Podcasting e di Podcast? Con Podcasting ci si riferisce alla tecnologia e alle operazioni relative allo scaricamento automatico di file di qualsiasi natura (di solito di tipo audio o video) tramite una infrastruttura di trasmissione dati e un software chiamato client aggregatore.

Questi files sono denominati Podcast fusione e contrazione di PoD e cioè Personal on Demand.
La fruizione dei podcast non è legata ad un sistema operativo né ad alcun browser specifico e i contenuti si possono sia consultare che scaricare automaticamente dal sito e salvare nella memoria del dispositivo utilizzato per la riproduzione. Ma andiamo con ordine. Un podcast funziona come un abbonamento ad una pubblicazione periodica. L'abbonato riceve regolarmente le pubblicazioni e può ascoltarle o vederle nella modalità e nei tempi che gli sono più congeniali (ad esempio durante gli spostamenti in auto o durante l'attesa di un colloquio di vendita con un cliente). Dicevamo poco fa che per poter fruire di questi contenuti è necessario dotarsi di un qualsiasi supporto connesso ad internet (ad esempio un pc, un tablet o uno smartphone), di un programma client apposito o una applicazione (App per tablet o smartphone) e di un abbonamento presso un fornitore di podcast. Il programma client e l'abbonamento sono spesso gratuiti. Quindi, supponendo di voler fruire del podcasting tramite uno smartphone, sarà necessario installare sul dispositivo l'applicazione client che ci permetterà di selezionare e scaricare i podcast di interesse. Per gli smartphone con sistema operativo iOS (iPhone per intenderci) possiamo utilizzare l'applicazione "Podcast" scaricabile dall'Apple Store, mentre per i dispositivi con sistema Android c'è "BeyoundPod" o "Podcast Republic" scaricabile da Play Store. Tramite alcune opzioni di questi software è possibile cercare e trovare i podcast di proprio interesse. Per facilitare la ricerca i podcast sono stati anche classificati in varie categorie, ad esempio business, istruzione, giochi, musica, notizie e politica, scienze, sport, tecnologia e TV, all'interno delle quali è possibile individuare i podcast di proprio interesse. Facciamo un esempio. Supponiamo di disporre di uno smartphone con sistema operativo Android e di aver installato l'applicazione Podcast Republic e di volersi abbonare al podcast "Focus Economia" di Radio 24. Lanciata l'applicazione selezioniamo la categoria/genere "Notizie & Politica" e successivamente "Focus Economia". Comparirà la lista delle puntate della trasmissione, dalla quale si potrà scaricare quella di interesse oppure, tramite un'icona dedicata del menu superiore, sottoscrivere l'intero podcast. La sottoscrizione consente il download automatico dei nuovi podcast, non appena vengono pubblicati dall'editore. Da questo momento in poi, i files sono memorizzati sul dispositivo e possono essere fruiti anche off-line (senza connessione internet) o in condizioni di mobilità. Non resta che navigare tra i vari podcast, da quelli dedicati alla formazione (corsi di lingua inglese, francese, spagnola, ecc.), a quelli informativi, a quelli dedicati alla politica, allo sport, alla salute, all'economia, sottoscrivere quelli di maggiore interesse e fruirne con modalità e tempi preferiti.

Ing. Alberto Bulzatti

 

Le novità tecnologiche applicate all'auto

tile trackerLe nuove tecnologie salgono a bordo per regalare maggior comfort e aumentare la sicurezza.

Ammortamento del 140% per l'acquisto di un automobile, lo prevede la Legge di Stabilità 2016 consistente nell'agevolare gli investimenti produttivi delle imprese.

Se pensate di cambiare automobile, non dimenticate di valutare anche la sua dotazione tecnologica. Ecco le ultime novità del settore.

Siete distratti e perdete spesso i vostri effetti personali? A bordo della nuova Land Rover Discovery Sport non sarà più possibile perdere gli oggetti di uso quotidiano grazie al "Tile Tracker" un dispositivo di tracciamento Bluetooth che lavora in combinazione con App InControl, sviluppato dalla stessa Land Rover. Il tutto funziona applicando delle piccole targhette "Tile" agli oggetti più importanti che non vogliamo smarrire, le quali permetteranno alla App lanciata sul display touch centrale dell'auto di avvisare il conducente e i passeggeri se gli oggetti specificati non sono presenti a bordo. Attraverso lo schermo è anche possibile indicarne i proprietari in base all'ultima posizione occupata nell'auto. Ma se siete distratti e non desiderate acquistare una nuova Land Rover Discovery Sport, potete usare il vostro cellulare. Il sistema, infatti, funziona anche su smartphone, sia su piattaforma Android che Ios. In questo caso è sufficiente scaricare l'App Tile dal relativo store e lanciare l'applicazione, per poter individuare - entro un raggio di circa 50 metri - la posizione degli oggetti a cui sono state attaccate le targhette. Attenzione però a non fare un uso smisurato dell'applicazione, in quanto l'uso del GPS rischia di abbattere rapidamente la durata della batteria del vostro smartphone.

"Dove ho messo le chiavi dell'auto?" Se questa è la vostra preoccupazione, Volvo ha già dichiarato di risolvere il problema mediante l'uso della Digital Key. Dal 2017 sarà possibile, mediante un' app sul telefono, sostituire completamente il telecomando collegato alle portiere dell'auto. Le stesse Seat e Samsung hanno presentato un'evoluzione della Digital Key, che permette le operazioni di blocco-sblocco delle porte, l'accensione dell'auto e del climatizzatore e l'apertura-chiusura dei cristalli da remoto, il tutto grazie allo smartphone o a un dispositivo indossabile (e connesso a internet che si rende riconoscibile e acquisisce intelligenza grazie al fatto di poter  comunicare dati su se stesso e può accedere ad informazioni aggregate da parte di altri).

Interessante è anche la possibilità di dare un termine temporale all'utilizzo della chiave, la quale - allo scadere - non permetterà più di accedere alle finzioni della vettura. Si potranno quindi creare duplicati telematici della chiave e inviarli ad altre persone nei loro device, aprendo di fatto una serie di interessanti scenari e possibilità, come ad esempio nuove forme di car sharing. La partnership tecnologica tra Seat e Samsung ha prodotto una serie di concept molto sofisticati nati dalla combinazione delle innovazioni e dell'esperienza accumulata dalle due realtà nei rispettivi settori di competenza. Tra le soluzioni proposte troviamo alcune app davvero utili ed intelligenti, tra cui Connected Parking che consente di prenotare e pagare - tramite "Samsung Pay" - un parcheggio ovunque ci si trovi, senza bisogno di scendere dalla vettura. Anche Boschazienda leader nei sistemi elettronici dedicati al settore automotive, ha svelato i suoi ultimi e sofisticati dispositivi multimediali dedicati al tema del parcheggio dei veicoli. Il colosso tedesco propone un tipo di approccio integrato capace di offrire ingegnose soluzioni ai guidatori che devono individuare un posto libero per la propria vettura, il tutto coadiuvato da sistemi di assistenza che consentono di evitare collisioni indesiderate durante le operazioni di parcheggio.

Le nuove tecnologie non ci portano solamente verso una guida assistita ma anche verso una guida più sicura. E' noto quanto sia diffuso l'uso e l'abuso del cellulare alla guida. Molti studi hanno certificato la pericolosità dell'uso del dispositivo, sottolineando che tali azioni aumentano il carico mentale, restringono il campo visivo, riducono la visione di retrovisori e della strumentazione e risulta essere il terzo più pericoloso comportamento dopo l'uso di alcolici e il gareggiare con gli altri. Ecco che allora il colosso della Silicon Valley, la Apple, ha brevettato un sistema che blocca alcune funzionalità dell'iPhone, tra cui l'invio dgli sms, quando il guidatore sale in auto. Il sistema, denominato " Lock-out", permette di rilevare - utilizzando il GPS e la fotocamera dello smartphone - quando un utente è alla guida. E se tutto ciò non bastasse? Potrebbe arrivare anche in Europa un software, che sarà in dotazione alla polizia di New York, qualora dovesse passare la legge che permetterà di analizzare i dispositivi mobili - smartphone, tablet e simili - degli automobilisti coinvolti in un incidente, in grado di valutare se e quando il dispositivo stesso è stato utilizzato prima dell'incidente. Il dispositivo di questo software - il Textalyzer - prodotto dalla società israeliana Cellebrite, non sarà in grado né di leggere i contatti con i quali si è interagito né i messaggi scritti - garantendo quindi la privacy - ma si limiterà a valutare il periodo di funzionamento e a confrontarlo con l'orario dell'incidente. In questo modo sarà possibile valutare la distrazione dell'automobilista così come un esame del sangue fa con le tracce di alcool o droga.

Ma tutto ciò è davvero realizzabile o si tratta solamente di soluzioni futuribili? Se andiamo ad analizzare l'elevata potenza di calcolo richiesta dalle funzionalità a bordo dell'auto, quali l'intelligenza artificiale, i sensori, le telecamere, i radar, i display multipli, i laser, la navigazione 3D, il traffico in tempo reale, la connettività locale via wi-fi e Bluetooth, il riconoscimento dei comandi vocali, ecc. si potrebbe esternare una sostanziale dose di scetticismo nello sperare di vedere realmente funzionanti queste tecnologie. Ma per nostra fortuna c'è qualcuno che ha già risolto il problema, la Qualcomm, che ha già pronto il processore Snapdragon 820A, un'architettura CPU a 64-bit, con integrato un modem LTE di ultima generazione per la connettività cloud e i contenuti on -demand, sviluppato proprio per gestire funzionalità a bordo dell'auto che richiedono una elevata potenza di calcolo. Siamo sicuri che tutto ciò non sia già realtà?

Ing. Alberto Bulzatti

 

Nuovo Corso di Formazione

Nuovo corso di formazione - Email Marketing

Sei passi per vendere online

E-commerce-PARTE-1-K1
Cosa si deve fare per avviare una attività in ambito e-commerce? Quanto tempo è necessario dedicare? E quali sono i costi da sostenere? Proveremo a dare delle risposte a queste domande senza fare riferimento ad alcun settore merceologico, cercando quindi di dare una validità generale a quanto diremo.

Leggi tutto...