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Il futuro è il venditore tecnico

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Quali professioni resisteranno all'innovazione tecnologica e quali invece risulteranno obsolete?
La società tedesca Roland Berger, una delle più importanti al mondo nel settore della consulenza, ha effettuato un'indagine in Italia con l'obiettivo di scoprire quali professioni resisteranno all'innovazione tecnologica e quali invece risulteranno obsolete.
Lo studio ha coinvolto ben 600 professioni diverse e, in estrema sintesi, dall'indagine risulta che avranno un futuro i mestieri legati al tempo libero e alla cura della persona come pure le attività impiegatizie superiori dove si decide e si gestisce, mentre saranno a soffrire più in generale i lavori impiegatizi intermedi, i contabili, i mestieri legati ai trasporti, alla meccanica e al mondo delle costruzioni, quale conseguenza del crescente uso di strutture modulari standardizzate.
Ma per quanto riguarda la nostra categoria, quale sarà il futuro degli agenti di commercio? La ricerca evidenzia un futuro roseo se riferito al cosidetto venditore tecnico, cioè a quella figura che non sarà a svolgere solo una mera attività di vendita ma piuttosto un vero e proprio supporto al cliente in termini di consulenza tecnica che sfocia poi come conseguenza nella conclusione degli affari.
In realtà già questo avviene in buona parte e lo sarà ancor più in futuro.
La ricerca ha posto anche la questione relativa all'incremento occupazionale o meno dato dall'avvento delle nuove tecnologie, quali la digitalizzazione dell'economia ed internet. Secondo i ricercatori di Boston fino al 2000 il saldo era positivo in quanto l'aumento della produttività provocato dalle nuove tecnologie, producendo nuova ricchezza, andava ad alimentare ulteriori attività che creavano ulteriore occupazione.
Dal 2000, perlomeno negli Stati Uniti, il meccanismo si è inceppato in quanto la dematerializzazione dei beni ha ridotto la produzione di beni di consumo.
Ma alla Roland Berger Italia viene sostenuta la tesi che tutte le rivoluzioni tecnologiche hanno aumentato i posti di lavoro in quanto, per fare degli esempi, se la robotica in campo automobilistico ha ridotto gli operai addetti al montaggio al contempo ha aumentato la produzione di veicoli che ha fatto nascere nuove fabbriche di robot.
Come pure se il normale contabile non avrà più spazio verrà sostituito dal consulente che, per esempio, sarà in grado di ottimizzare le spese aziendali.
Infine va tenuto conto che in futuro saranno importanti i mestieri ad alto contenuto artigianale di cui l'Italia è fra i protagonisti a livello mondiale.
Insomma da questa analisi si desume che sempre più importante e fondamentale sarà la singola e personale professionalità, in grado di dare quel valore aggiunto che, se collegato a spirito d'iniziativa e voglia di fare, sarà sempre più determinante per creare le condizioni ottimali per una dignitosa collocazione occupazionale.


Massimo Azzolini