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Previdenza

Verifica periodica dei contributi Enasarco

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Come molti di voi sapranno, le case mandanti hanno l'obbligo, ogni qualvolta viene instaurato un rapporto di agenzia, di iscrivere l'agente di commercio alla Fondazione Enasarco e di pagare i contributi previdenziali previsti. L'iscrizione deve esser fatta, da parte della casa mandante, entro 30 giorni dall'inizio del rapporto. I contributi previdenziali, invece, devono essere versati entro il giorno 20 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento (es: i contributi relativi alle provvigioni di competenza del 1° trimestre di ogni anno, vanno versati entro il giorno 20 maggio).

Ricordiamo che eventuali sanzioni per omessi o ritardati pagamenti sono totalmente a carico della casa mandante, unica responsabile dell'iscrizione dell'agente alla Fondazione.

E' molto importante che, almeno una volta all'anno, l'agente di commercio faccia una verifica dei contributi versati perché, oltre ad essere importanti per il conseguimento della pensione, esistono dei termini di prescrizione per poter recuperare quanto non versato dalle case mandanti. Il termine in questione è di cinque anni e, dopo questo termine, non è più possibile intervenire.

Esistono due modi per fare queste verifiche:

- Utilizzare il prospetto cartaceo che, ogni anno, la Fondazione invia agli agenti di commercio con tutte le movimentazioni di competenza dell'anno precedente;

- Accedere con le proprie password nella sezione InEnasarco del sito della Fondazione (www.enasarco.it).

 

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Enasarco, approvato il nuovo statuto

Enasarco
Il nuovo Consiglio di Amministrazine sarà eletto dagli agenti di commercio.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco ha approvato nella riunione del 9 ottobre il nuovo Statuto della Cassa di previdenza e assistenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio. L'atto è stato inviato ai Ministeri vigilanti per la ratifica.
«Con il voto di oggi della riforma dello Statuto – ha sottolineato il Presidente Brunetto Boco – la Fondazione ha compiuto una svolta fondamentale verso un assetto più rappresentativo, stabile e strutturato, tale da rappresentare in sé un fattore-chiave di garanzia per la sua solidità presente e futura e, dunque, per la valorizzazione del suo ruolo e della sua missione in favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio».
«Il Consiglio di amministrazione, nelle sue diverse componenti – ha aggiunto Boco - ha dimostrato ancora volta di essere pronto a raccogliere le istanze innovative e le sfide positive e propositive che provengono dalle categorie rappresentate, con l'obiettivo costante di assicurare la più efficace e trasparente rispondenza tra gli obblighi istituzionali della Fondazione e gli strumenti gestionali e regolamentari per conseguirli con efficienza e tempestività. Un riconoscimento particolare va dato alle parti sociali che, in questi mesi, si sono impegnate con determinazione e celerità per garantire il raggiungimento del traguardo del nuovo Statuto nei tempi più congrui possibili».

I principi posti a fondamento dello Statuto rinnovato sono ispirati da tre criteri-guida essenziali.

Il primo è quello del passaggio dalla formula della designazione dei componenti del CdA, affidata alle parti sociali, all'elezione diretta degli amministratori da parte degli agenti iscritti in attività attraverso l'assemblea dei delegati. Per la storia di Enasarco questo cambiamento rappresenta una trasformazione radicale e storica, che permetterà agli iscritti di scegliere direttamente i propri rappresentanti in assemblea e, dunque, nel Consiglio di amministrazione.
A tale riguardo, non è pleonastico rilevare come il processo di modifica statutaria abbia avuto come obiettivo principale proprio quello di permettere la più ampia partecipazione della categoria alle attività decisionali della Cassa, attraverso una gestione più rappresentativa e democratica della Fondazione.
 
Il secondo criterio-guida concerne la definizione, rigorosa e puntuale, dei requisiti di professionalità, competenza e onorabilità dei membri dell'Assemblea, del CdA, del Collegio sindacale, come anche dei titolari degli incarichi dirigenziali. E analoga definizione riguarda le funzioni, le competenze e le responsabilità dei componenti degli organi e dei responsabili degli uffici. Le strutture organizzative, in particolare, devono essere condotte da responsabili qualificati, secondo il principio della competenza, merito e valutazione dei risultati conseguiti. Analogamente i componenti degli organi devono possedere un'adeguata professionalità che li possa supportare nei processi decisionali e di controllo loro affidati.
In questo stesso ambito si pongono ulteriori principi di cardinale rilevanza i quali sono alla base dell'intero impianto ipotizzato.
Corrette prassi di governance e una gestione ottimale si fondano, infatti, sull'adozione e rispetto di specifici e puntuali principi, quali la separazione tra funzioni politiche e attività tecniche; l'assunzione informata delle decisioni; la tracciabilità dei processi decisionali.
Tra questi, il principio della separazione tra funzioni politiche e attività tecniche si traduce nella chiara distinzione tra la funzione deliberativa, d'indirizzo e supervisione strategica spettante agli organi e la funzione d'istruzione, proposta ed esecuzione gestionale facente capo agli uffici.
L'attuazione di questo principio passa attraverso: un'articolazione dei processi in capo a più soggetti responsabili (pesi e contrappesi); la predisposizione di strumenti e procedure di controllo adeguate nonché una chiara delimitazione delle competenze, già condotta attraverso l'adozione delle disposizioni regolamentari interne – si veda in tal senso l'adozione del Regolamento per l'impiego e la gestione delle risorse finanziarie – e che trova il proprio compimento nella riforma dello Statuto.
Tale attuazione si collega saldamente, peraltro, alla tracciabilità delle responsabilità attraverso la ricostruzione a posteriori di ogni fase del processo decisionale, con particolare riferimento sia alla responsabilità tecnica di ciascuna proposta sia la responsabilità politica di ciascuna decisione.
A completare il quadro, particolare attenzione è stata posta anche alla gestione e risoluzione dei conflitti di interesse, posto che la ricostruzione dei processi decisionali è strettamente anche funzionale all'individuazione, gestione e controllo dei conflitti stessi.
Una gestione trasparente e imparziale presuppone, ancora, che le attività della Fondazione siano svolte nell'osservanza delle norme di riferimento, in un quadro di onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto dei legittimi interessi di tutti gli stakeholder con cui la Fondazione abitualmente entra in relazione siano essi iscritti, dipendenti, collaboratori, fornitori o gestori finanziari.
A tal fine la Fondazione ha provveduto anche all'adozione del Codice etico che - in linea con i principi di legittimità, lealtà e trasparenza - è diretto a regolare, tramite norme di condotta, l'attività della Fondazione stessa.
 
Il terzo criterio-guida del nuovo Statuto si rivolge al delicato ambito della gestione degli investimenti e del patrimonio.
I riferimenti statutari in materia ribadiscono e rafforzano gli sforzi compiuti dalla Fondazione nel senso di assicurare la massima trasparenza nella gestione attraverso l'adozione di buone pratiche di condotta. L'enunciazione all'interno dello Statuto dei criteri che sovraintendono la gestione del patrimonio assume cardinale rilievo – pur laddove contenuti in disposizioni regolamentari di dettaglio – in ragione del carattere di normazione primaria attribuito allo Statuto rispetto alle disposizioni interne di carattere regolamentare.
In attesa della revisione del decreto ministeriale 21 novembre 1996, n. 703, il quale contiene le norme sui criteri e i limiti di investimento e sulla gestione dei conflitti di interesse per i fondi pensione (ovvero dell'eventuale adozione di una regolamentazione ad hoc per le Casse previdenziali), la Fondazione ha ritenuto doveroso auto-vincolarsi al rispetto di precise regole ed introdurre best practices per una gestione virtuosa del proprio patrimonio.
Tale sistema di auto-regolamentazione è confluito nell'adozione del Regolamento per l'impiego e la gestione delle risorse finanziarie, il quale si conforma a criteri – che vengono ora enucleati anche in sede statutaria – mutuati dalle raccomandazioni ministeriali oltreché dalla disciplina afferente i fondi pensione. Tali criteri si possono tradurre nel fondamentale richiamo al principio della "persona prudente" - indicato anche nella relazione di accompagnamento allo schema del nuovo decreto 703 – il quale si sostanzia nell'efficienza della gestione, intesa come contenimento dei costi e massimizzazione dei rendimenti, nonché nel controllo di tutti i possibili rischi, identificando nel contempo le relative responsabilità.
Da sottolineare, in questo contesto, tre innovazioni rilevanti. La prima, contenuta in una precisa norma statutaria, secondo la quale per ogni altra forma d'investimento diversa da quelle direttamente elencate e definite nello Statuto stesso vi dovrà essere un «provvedimento motivato e corredato da adeguata analisi tecnica e verifiche sul rischio e comunque nel rispetto della politica di investimento e degli altri strumenti di indirizzo e programmazione generali». Nel precedente Statuto, in relazione agli strumenti di investimento non elencati, vi era un generico riferimento «ad altre forme deliberate dal Cda che assicurino validi rendimenti». La seconda novità da mettere in luce riguarda i criteri di gestione del patrimonio: diversificazione degli investimenti, adozione di procedure comparative e trasparenti, efficiente gestione del portafoglio, prudente valutazione e diversificazione dei rischi con espresse limitazioni per il rischio di controparte, contenimento dei costi di transazione.

Da considerare in maniera peculiare, infine, la norma che definisce il ruolo della banca depositaria. Già oggi le risorse della Fondazione fanno capo a una banca depositaria ma questo non era previsto direttamente nello Statuto. Oggi sì: «Le risorse della Fondazione sono depositate presso un'unica banca depositaria, le cui attività sono incompatibili con quelle di gestore di risorse finanziarie della fondazione stessa». E' fissata una chiara separazione di ambiti e competenze: chi gestisce deve essere un altro istituto rispetto a quello che funge da banca depositaria. Questa nuova figura avrà, per di più, il ruolo di controllo aggiuntivo e invierà alert, in caso di «situazioni difformi», a Cda, Collegio dei sindaci e direttore generale di Enasarco. La gestione delle risorse Enasarco avrà, dunque, anche un altro vigilante.

Fonte: Enasarco.it

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Nuovi criteri per il CdA Enasarco

Brunetto Boco

Il presidente Brunetto Boco, su mandato del Consiglio di Amministrazione, ha incontrato le parti sociali rappresentate nel CdA stesso per illustrare i principi-chiave che saranno alla base del nuovo Statuto della Fondazione Enasarco.

I criteri fondamentali sono due: i consiglieri verranno scelti direttamente dagli agenti iscritti in attività; per gli stessi membri del CdA saranno ancor più rigorosi e puntuali i requisiti di professionalità, competenza e onorabilità.

Si tratta di una svolta storica che permetterà agli iscritti di eleggere i propri rappresentanti in consiglio, cioè scegliere direttamente chi farà parte dell'organo di vertice della Fondazione Enasarco.

Le parti sociali hanno condiviso l'impostazione proposta dal presidente Boco, che ha sottolineato la necessità di arrivare all'approvazione del nuovo Statuto nei tempi più rapidi possibili.

Una volta concluso il processo di discussione e stesura, il documento sarà sottoposto all'approvazione del CdA entro il 10 ottobre prossimo.

Fonte Enasarco.it

 

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Mutui agevolati per gli agenti

mutui 400-266

L'Enasarco ha stretto accordi con alcuni istituti di credito per offrire condizioni vantaggiose.
La Fondazione, infatti, offre la possibilità agli agenti di commercio e ai loro figli di accedere a mutui fondiari agevolati.
L'accordo con alcuni istituti di credito prevede condizioni e tassi particolarmente vantaggiosi per la Categoria.
Ancor più da quest'anno, per venire incontro alle esigenze manifestate dagli iscritti, è stato adeguato il "Programma dei criteri per la concessione dei mutui" che prevede nuove e ulteriori facilitazioni.
• L'importo massimo erogabile è stato elevato a 200 mila euro (fino allo scorso anno il limite era di 130 mila euro), che può arrivare a 250 mila euro nel caso di acquisto di un'unità immobiliare dai Fondi Enasarco 1 e 2.
• La durata massima dell'ammortamento è cresciuta, passando da 15 a 25 anni.
• I figli degli iscritti, potranno accedere al mutuo anche se non fossero più conviventi con il genitore agente.
• Per aumentare la platea dei beneficiari, Enasarco si è impegnata a stanziare una somma fino a 60 milioni di euro quale importo totale dei mutui erogabili nel 2014.
Lo scorso anno il tempo massimo per la lavorazione di ciascuna richiesta è stato, in media, di soli 20 giorni. In questo caso, è bene ricordare che si tratta di una tempistica relativa al rilascio della certificazione che attesta il possesso dei requisiti previsti dal regolamento che disciplina i mutui; la documentazione dovrà poi essere presentata presso l'istituto di credito, cui spetta l'istruttoria per la concessione del mutuo.
Per ulteriori informazioni consulta il PROGRAMMA DEI CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI MUTUI FONDIARI e la GUIDA AI MUTUI FONDIARI CONVENZIONATI sul sito della Fondazione.

Fonte dal sito Enasarco.it

Enasarco, più chiarezza con la nuova polizza

assicurazioneDal 1° novembre 2013 l'Enasarco ha cambiato compagnia assicuratrice per la polizza infortuni/malattia stipulata a favore della categoria degli agenti di commercio.
Non più Ina Assitalia ma Uni Salute del Gruppo Unipol-Fondiaria Sai.
Ciò significa che per gli eventi assicurabili antecedenti il 1° novembre vale ancora la precedente polizza assicurativa.
Quali quindi le novità di questa nuova polizza.
Direi in primis la semplicità e la chiarezza.
Per ogni accadimento, sia esso infortunio o sia malattia, vi è un importo predeterminato che varia al variare di specifiche classi di gravità.
La nuova polizza è stata formulata per eliminare o quantomeno limitare le occasioni di contenzioso che invece si erano presentate nella polizza precedente soprattutto con riferimento ai giorni di convalescenza prescritti dal medico.
Il nuovo sistema è più schematico e l'augurio è che possa essere efficiente e di soddisfazione per chi ne sarà ad usufruire.
Ricordo che Enasarco eroga due livelli assicurativi: la polizza 1A e 1B.
La 1A è riservata solo agli agenti le cui ditte mandanti versano regolarmente il Firr, in quanto tale polizza è pagata dagli interessi sul Firr.
A tal proposito controllate la vostra posizione e soprattutto non mancate di fare la registrazione al sito internet di Enasarco.
Per la tutela della 1B è necessario una anzianità contributiva di almeno cinque anni.
La polizza prevede un risarcimento anche per infortuni che comportino una invalidità permanente con percentuali a partire dal 7% come pure per il decesso dell'assicurato e per le donne agenti anche una indennità parto.
Per una serie di grandi interventi chirurgici è previsto il rimborso delle spese sostenute.
Vi è anche la possibilità di estendere le prestazioni a tutto il nucleo familiare dell'agente.
In ogni caso, su tutti è necessario evidenziare che la denuncia del sinistro va effettuata alla Compagnia Assicuratrice non oltre 90 giorni dall'evento su modulo predisposto debitamente firmato e corredato dei documenti richiesti.
Ciò in completa discontinuità con il sistema precedente che invece prevedeva la tempistica di un anno.
Tra i documenti da presentare vi è la cartella clinica che, come ben noto, tante volte tarda ad arrivare.
Consigliabile effettuare comunque la richiesta e poi inoltrare i documenti mancanti.
In ogni caso questo è il messaggio a tutti gli associati: se vi succede un sinistro o una malattia, rivolgetevi alla vostra associazione provinciale per chiedere se quanto accaduto è indennizzabile, chiedete sempre e comunque, vi diranno loro se sì o no.
Ciò detto, colgo l'occasione per evidenziare che Enasarco è anche questo: tutela della salute e copertura assicurativa.
L'estratto della polizza ed i relativi moduli sono reperibili dal sito di Enasarco.

Massimo Azzolini

 

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